Ananké

DESCRIZIONE

IMG_6858Ensemble ANANKE

“ Musiche della tradizione ebraico-sefardita “

ARIANNA LANCI  –  voce

SILVIA TAROZZI – violino

SIMONE RAVAGLIA – oud, saz

PATRICK NOVARA – fiati 

STEFANO GRAZIA  –  tabla, percussioni

  

L’ENSEMBLE

Il progetto ANANKÈ (necessità in greco) nasce nel 2002 da una passione comune di musicisti di estrazione e formazioni diverse, per le diverse tradizioni musicali che tra loro hanno vissuto pacificamente per piacere e “necessità”. Questo progetto vuole ripercorrere il viaggio degli ebrei sefarditi attraverso i paesi del Mediterraneo, alla ricerca di un linguaggio personale che riesca a dar voce a melodie tradizionali. Emblematica è, quindi, la scelta degli strumenti: se da una parte abbiamo ricreato le sonorità e l’atmosfera di quel mondo utilizzando strumenti tradizionali europei e medio-orientali (oud, clarino turco, etc…)  dall’altra abbiamo introdotto strumenti  estranei alla tradizione sefardita come le  tabla, frutto della contaminazione tra la cultura indiana e quella arabo-persiana. Il repertorio scelto comprende canti di argomento religioso e profano (canti d’amore, di guerra, ninnananne). Riteniamo sia significativo soprattutto oggi riproporre questa musica, frutto di uno scambio pacifico tra culture diverse.

Il repertorio degli Anankè inizia il suo percorso dalla tradizione  Sefardita originatasi in Spagna durante il periodo nel quale le comunità di fede differente vissero in maniera pacifica per diversi secoli. Questa tradizione rappresenta in effetti uno dei esempi piu’ belli di integrazione fra culture differenti essendone fortemente caratterizzata dalle rispettive forme musicali.

La successive diaspora della comunità ebraico-sefardita ha ulteriormente incrementato il livello di contaminazione con le culture del mediterraneo, del vicino oriente e dei Balcani.

 

LA MUSICA DI TRADIZIONE ORALE DEGLI EBREI SEFARDITI

La Spagna medievale, con la conquista dell’Andalusia da parte degli arabi (tra X e XII secolo), ci testimonia ancora oggi l’incontro delle tre religioni monoteistiche in ogni ambito artistico, specie nella musica, riportandoci così ad un’epoca in cui la diversità era vissuta in maniera feconda.

La musica degli ebrei di origine spagnola, giuntaci attraverso la tradizione orale, deve la bellezza e l’intensità che la caratterizzano alla presenza di matrici culturali diverse, specie quella araba.

Le donne, vere depositarie dell’antico repertorio folklorico, portarono con sé nell’esilio del 1492 questi canti, continuandoli a cantare nei nuovi insediamenti nell’Africa del nord, nei Balcani e in Turchia.

La diversità degli ambienti in cui si sono sviluppate le comunità sefardite ha determinato il fiorire di nuovi stili all’interno del repertorio giudeo-spagnolo: numerose melodie nate dopo il 1492 sono tratte dal patrimonio musicale greco e turco. L’idioma peculiare degli ebrei sefarditi, chiamato ladino, è un antico dialetto spagnolo in cui sono confluiti termini ebraici per gli argomenti religiosi ed espressioni idiomatiche delle lingue dei paesi dell’esilio

CURRICULA MUSICISTI

ARIANNA LANCI  –  voce

Nata a Rimini nel 1980, è laureata in filosofia presso l’Università degli Studi di Bologna.

Studia canto classico presso il Conservatorio “G. Rossini” di Pesaro sotto la guida della mezzosoprano Evghenia Dundekova. Collabora con il Coro da Camera di Bologna, diretto dal maestro Pier Paolo Scattolin e specializzato nell’esecuzione di musica rinascimentale, barocca, e contemporanea.

Dal 2002 si dedica allo studio della vocalità e del repertorio nell’ambito della musica di tradizione orale degli Ebrei ashkenaziti e sefarditi, dando vita nel 2003 al progetto Ananke.

Del 2005 la nascita del quintetto Otyyot, con il quale propone un viaggio musicale attraverso le diverse culture popolari del bacino del Mediterraneo.

SILVIA TAROZZI  –  violino

Diplomatasi al Conservatorio G.B.Martini di Bologna sotto la guida di Luigi Rovighi si perfeziona coi Maestri Pavel Vernikov (Accademia di Portogruaro) ed Enzo Porta (Corsi LIMEN a Dilani, Corso”Il 900 ed Oltre” a  Modena, ecc…). Studia musica da camera col violinista rumeno Liviu Casleanu, col duo pianistico di Hector Moreno e Norberto Capelli, e musica da camera contemporanea con i Maestri Annamaria Morini e Adriano Guarnieri

Tra il 2000 e il 2001 partecipa con successo ai concorsi musicali di Fusignano (primo premio violino solista)  e di S.Pietro in Vincoli (secondo premio musica da camera).

Attualmente suona in ensembles di musica contemporanea e come solista per importanti rassegne musicali (Officina Musicale di Milano, Conservatorio di Losanna, Conservatorio di Modena, ecc…). Dal 2002 studia violino barocco con i Maestri Luca Ronconi e Lucy van Dael, e dall’anno successivo collabora con L’Orchestra Barocca di Bologna e suona in  gruppi cameristici in Italia e in Austria.

Accanto agli studi classici trovano spazio esperienze di improvvisazione e musica popolare, e i numerosi stages fatti con jazzisti e improvvisatori (Paolo Fresu, Barry Harris, Michael White, Vincent Courtois, Jamal Ouassini) sono diventate esperienze professionali molto interessanti: “SILUET” gruppo di musica d’autore italiana, “PAS POLI” ottetto di libera improvvisazione, “ANANKE'”quintetto di musica sefardita. 

PATRICK NOVARAclarino turco, kaval, oboe, nay,  cornamusa

Nasce a Lione nel 1964. Si diploma in oboe al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, specializzandosi poi in flauto barocco e oboe barocco.

Si dedica alla musica antica, spaziando dal repertorio medievale a quello barocco. Inizia così a suonare con varie formazioni musicali tra cui l’Accademia Viscontea, I Musicanti, e il Theatrum Instrumentorum, con cui ha inciso numerosi CD.

Ha suonato nella TheaterOrchestra di Moni Ovadia per dieci anni e si è specializzato con il clarinetto nel repertorio popolare est europeo.

SIMONE RAVAGLIAoud, saz, chitarra

Nasce a Bologna nel 1979.  Chitarrista di estrazione jazzistica di formazione prevalentemente autodidatta.

Dal 2000 si dedica allo studio di strumenti di tradizione extra-europea a corde: l’oud (liuto arabo), il saz (liuto turco) e il rabab (liuto afgano). Attualmente suona nel quintetto ANANKE’ che propone musica di tradizione ebraico-spagnola, con il quintetto OTYYOT musiche del mediterraneo.

Dal 2000 si dedica allo studio di strumenti di tradizione extra-europea a corde: l’oud (liuto arabo), il saz (liuto turco) e il rabab (liuto afgano). Attualmente suona nel quintetto ANANKE’ che propone musica di tradizione ebraico-spagnola, con il quintetto OTYYOT musiche del mediterraneo.

Fa parte del progetto “La Rinascita del Sacro” con il quale affronta il repertorio di canti gregoriani in chiave contemporanea, collabora attivamente con la compagnia teatrale I LUNATICI per la quale ha curato le musiche per lo spettacolo “I lupi nei muri” presentato al Premio Scenario Infanzia 2006.

STEFANO GRAZIA – Tabla, Zarb, Tanpura

Laureato in Storia Orientale (Indologia) presso l’Università di Bologna, ha approfondito lo studio della musica del Nord India anche con riferimento ai rapporti con l’estetica, la linguistica e la filosofia della cultura classica indiana.

Nasce a Bologna nel 1959: ha studiato Tabla per oltre 10 anni (dal 1977 al 1989) presso la Scuola Interculturale di Musica di Venezia sotto la guida del Maestro Sankha Chatterjee Di Calcutta. Nel 1979 ha partecipato agli workshop a Venezia e Bologna. del famoso Maestro Alla Rakha. Alla fine degli anni ‘90 ha proseguito gli studi in India, presso le scuole musicali di Delhi e Benares, dove ha incontrato e conosciuto il leggendario Maestro Kishen Maharaj  e proseguendone gli studi approfondendo gli studi con il figlio Pandit Puran Maharaj.

Il suo stile interpretativo è rivolto da un lato al mantenimento della tradizione classica del Nord India, e dall’altro alle possibilità di fusione e scambio con altre forme musicali interculturali. Ha scritto vari articoli sulla tecnica delle Tabla su riviste specialistiche. Attualmente suona regolarmente con i migliori strumentisti italiani e stranieri di musica indiana ed etnica. Ha accompagnato numerosi solisti indiani in concerto, tra i quali Shahid Parvez. Ha suonato oltre che in Italia in Francia, Svizzera, Austria, Germania, India e Isreale.



  • CATEGORIA
    2006, Concerti